Agricoltura sostenibile: come reagire al cambiamento climatico
“Il clima sta cambiando. L’alimentazione e l’agricoltura anche”. È questo il tema scelto quest’anno come spunto di riflessione per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione e che si traduce in un forte invito alla riflessione sugli effetti del clima sull’agricoltura.
Gli agenti chimici rilasciati nell’ecosistema e il surriscaldamento ambientale hanno trasformato la geografia dei territori. Questo ha spinto gli agricoltori a riflettere sulla necessità di valutare un eventuale cambio di colture cercando quelle che maggiormente si adattano al nuovo clima. L’agricoltura, in sintesi, abbandona il fattore “emozionale” che spingeva le persone a coltivare i terreni come i loro antenati per abbracciare la logica “quantitativa” basata sul principio di alimentazione sostenibile.
Ragionare sul binomio agricoltura e sostenibilità ambientale, infatti, impone un presupposto di base: non trascurare l’impatto che i cambiamenti climatici possono operare sulle colture. E in questa nuova logica agricola entra, in modo dirompente, la coltivazione del bambù.

Quanto influisce il clima per l’agricoltura?
Quella che si presenta oggi è la sfida che dovranno affrontare gli agricoltori del terzo millennio. “Clima e agricoltura”, infatti, è una combinazione inscindibile che deve essere valutata con attenzione quando si decide di avviare un’attività imprenditoriale.
E cosa ci può essere di più redditizio di una coltura che, come il bambù, è capace di vivere in un clima caldo e di crescere anche in un terreno povero di acqua?
Lasciandoti guidare dalla nostra esperienza sulla coltivazione di piantagioni di bambù avrai la possibilità di conoscere un universo di alternative a tua disposizione. Questo tipo di filiera, infatti, si prospetta molto redditizia grazie ai suoi numerosi utilizzi: il suo resistente legno, ad esempio, è sfruttato dagli stilisti per realizzare gli accessori di moda e complementi d’arredo.
Non tutti però conoscono fino in fondo le proprietà nutritive di questa pianta e, se in molti hanno assaggiato la ricetta asiatica del “pollo alle mandorle e bambù”, non tutti sanno che questa coltura può trasformarsi anche in una produzione di acqua o sale.
Cos’è l’agricoltura sostenibile e come si può valorizzare il bambù?
Il bambù è la risposta ideale per chi cerca qualcosa di differente alla coltura tradizionale e mira a creare un’efficace correlazione tra piantagioni ecocompatibili, agricoltura sostenibile e biodiversità.
Il concetto di agricoltura sostenibile ruota attorno al principio del rispetto dell’ambiente e della possibilità di produrre alimenti ai quali non siano stati aggiunti agenti chimici. È fondamentale, in questo caso, evitare antiparassitari o altri prodotti potenzialmente nocivi per l’ecosistema naturale, per gli animali o per le persone che si nutriranno con quel cibo.

Pesticidi e alimentazione sostenibile sono i due aspetti di una stessa medaglia: quella che mira a produrre materie prime per l’alimentazione. La vera differenza, però, sta nella scelta di prendersi cura non soltanto della pianta coltivata ma anche della morfologia del terreno.
Biodiversità, alimentazione e agricoltura sostenibile
Possedere un’area per la coltura agricola significa avere a propria disposizione un “tesoro” di cui avere rispetto. Le tecniche di agricoltura sostenibile si basano sulla scelta di adattarsi alle esigenze del suolo e del clima naturale. Il bambù, pianta vigorosa e resistente, ha dimostrato di sapersi adattare a diversi ecosistemi crescendo, vigorosa e resistente, in Asia, America e Africa. Un virtuoso esempio di agricoltura sostenibile e biodiversità capace di adattarsi anche al nostro clima mediterraneo.
Il fatto che nell’antichità il bambù non crescesse spontaneamente nel continente europeo non deve essere considerato un limite né la sua produzione deve essere vista come una “forzatura” all’ecosistema. Si tratta, per questo tipo di coltura, di un’occasione di business che ha le sue basi nell’agricoltura sostenibile e conservazione del suolo.
Far fronte alla sempre crescente domanda di cibo, infatti, non vuol dire sfruttare il terreno fino a renderlo arido e inutilizzabile bensì valorizzarlo piantando colture che possano crescere rigogliose e con un intervento ridotto degli agricoltori.
La produzione di bambù si presenta, in questo caso, come un’ottima opportunità per chi, dopo anni di esperienza, ha voglia di cambiare tipologia di coltura ma anche per chi si avventura per la prima volta nel settore agricolo.
