Coltivazione di bambù: dal germoglio alla commercializzazione
Il bambù è una coltura innovativa che si può trasformare in un investimento redditizio. La piantagione di bambù, per crescere, ha bisogno di poca acqua e tanto sole. Sono le stesse radici delle piante, con le ramificazioni nel sottosuolo, a rigenerare il terreno lasciandogli centinaia di germogli di bambù pronti a proliferare.
Poca manutenzione e un mercato in espansione sono le “parole chiave” che convincono qualsiasi imprenditore che vuole lanciarsi nel settore agricolo. Nonostante ciò, per trasformare una coltivazione di bambù gigante in denaro bisogna seguire quattro fasi.
1. Avviare una coltivazione di bambù: preparare il terreno
Per iniziare la produzione di bambù Onlymoso bisogna innanzi tutto preparare il terreno che accoglierà i germogli. Pianificare una coltivazione di bambù in Sicilia è una scelta strategica. Questa produzione va valutata non soltanto da chi è proprietario di un terreno agricolo inutilizzato e desidera sfruttarlo. In un precedente approfondimento abbiamo già illustrato come e perché la Sicilia si presti perfettamente ad accogliere le piantagioni di bambù gigante. In questo focus ci dedicheremo, invece, sulle poche e semplici fasi che possono essere seguite anche da chi non ha alle spalle un’esperienza nel settore agricolo.
Prima della piantumazione, però, è importante preparare quella che diventerà la “base” di tutta la produzione.
Gli stadi sono:
- concimare il terreno;
- arare o effettuare una ripuntatura profonda;
- affinare l’area estirpando le erbacce e sminuzzando le zolle;
- realizzare i fossi di contenimento.
Da non sottovalutare la fase di predisposizione delle trincee e stradelle. Una piantagione “ordinata” non è importante solo per un senso estetico ma per una funzionale gestione. La raccolta delle canne di bambù, l’irrigazione e il controllo dei germogli sono operazioni che hanno bisogno di “spazio”.
2. Piantare il bambù
Dopo aver adeguatamente preparato il terreno arriva la fase più delicata di tutto il processo. Bisogna svasare le piante e immetterle nel suolo. Dopo aver inserito tutte le canne di bambù acquistate non sarà facile andare a correggere eventuali errori.
Quello che noi di Sicilia Bambù vi suggeriamo è informarvi adeguatamente prima di procedere e di farvi aiutare da chi ha esperienza nel settore. Due sono gli accorgimenti da seguire per realizzare una piantagione di bambù:
- profondità;
- copertura e irrigazione della pianta;
- stagione ottimale per la messa a dimora.
Non si tratta soltanto di scavare le buche delle corrette dimensioni del vaso ma anche di misurare la profondità. Il bambù onlymoso deve essere posizionato a livello del terreno senza essere immerso nel sottosuolo ma nemmeno così in superficie da rischiare, durante la crescita, di sradicarsi.
Dopo aver ricoperto le radici con il terriccio non c’è bisogno di procedere con ulteriori concimazioni. Il vantaggio della coltivazione di bambù si registra anche nella capacità di autogestione della pianta.
3. Pacciamatura
Abbiamo già sottolineato come il clima sub tropicale della Sicilia è ideale per una crescita rigogliosa del bambù gigante e la produzione di canne robuste e convenienti per il mercato commerciale.
Nonostante la temperatura dell’isola non superi i 43 gradi e rimane al di sotto di quella massima consigliata per la perfetta coltivazione di bambù onlymoso, è sempre utile predisporre l’operazione della “pacciamatura”.
Ciò serve per:
- proteggere le radici delle piante e i rizomi dai raggi solari;
- mantenere il terreno morbido e umido;
- evitare la proliferazione delle erbe infestanti.
Anche in questa fase noi di Sicilia Bambù vogliamo ribadire i vantaggi economici di questo tipo di coltivazione. Le piantagioni di bambù possono essere protette con materiale “povero”. Si potranno spargere nel terreno foglie, sfalci e paglia fradicia. Tutti elementi reperibili in natura o acquistabili a basso costo.
4. Irrigazione
L’irrigazione finale va fatta con una scarsa quantità di acqua e senza bagnare le radici. Questa attenzione, dovrà essere seguita anche durante la regolare manutenzione della piantagione di bambù.
Sapere quanta acqua servirà per la crescita è un dato importante da conoscere durante fase di valutazione dell’investimento. È vantaggioso avviare una coltivazione di bambù? Assolutamente sì: il Consorzio Bambù Italia, per la prima volta, consiglia di irrigare ogni pianta con circa 10 – 15 litri.
Dopo la prima fase di piantumazione, invece, bisognerà “bagnare quanto basta” per non fare seccare il terreno. Nelle stagioni più umide non serve un’eccessiva irrigazione bambuseto poiché dovrebbe essere sufficiente l’acqua piovana. Un po’ di cura in più, invece, va dedicata nelle stagioni estive.
Casi “eccezionali”, invece, vanno valutati al bisogno: nei primi 2 – 3 anni e in caso di stagioni molto aride potrebbe essere necessario un ulteriore apporto idrico. Superata questo arco temporale il bambuseto può resistere anche a siccità estreme.
La consulenza di Sicilia Bambù vi potrà supportare durante la fase di avviamento di questo progetto di agricoltura sostenibile. Supporto logistico e informativo per gli investimenti da poter richiedere ma anche per le costruzioni da realizzare e utili per poter ridurre al minimo i costi di gestione.
Se hai ancora dubbi sul come avviare una coltivazione di bambù, non esitare a contattarci o a venirci a trovare. Siamo sempre a tua disposizione per aiutarti a trasformare dei germogli di bambù gigante, oro verde del futuro, in un investimento vantaggioso per le tue tasche.