Come sfruttare un terreno agricolo per guadagnare
Meglio acquistare un terreno agricolo o una casa?
I risparmi depositati in banca ormai non fruttano più e, allora, perché non investire in un terreno agricolo?
Una soluzione che potrebbe sembrare non convenzionale e bizzarra ma che, invece, potrebbe farti fruttare una bella somma.
Quando scegli di acquistare un immobile, come una casa, devi tenere in considerazione i “rischi”:
- un affittuario moroso;
- eventuali guasti o danni a carico del proprietario.
Inconvenienti ai quali si aggiunge la possibilità di non affittare l’immobile e, dunque, di subirne solo le spese
e nessun guadagno.
Puoi valutare anche l’affitto del terreno agricolo o di diventare coltivatore diretto. In questo caso avrai ben
chiari i costi fissi da sostenere e i guadagni da ricevere. Per diventare un imprenditore agricolo devi valutare:
- lo sfruttamento del terreno;
- le opportunità di commercializzazione.
Ricorda sempre che questo è un investimento per il tuo futuro. I guadagni, dunque, li riceverai nel lungo
periodo. Qualsiasi attività agricola, per produrre profitto, ha bisogno di tempo.

Imprenditore agricolo professionale o semplice locatore?
Se decidi di non diventare un imprenditore agricolo ma un locatore del campo da coltivare avrai delle decisioni da prendere. Prima di tutto dovrai fissare un prezzo di affitto. Un valore che deve essere proporzionato al rendimento finale che potrà ottenere l’affittuario.
Il contratto di locazione, compreso per un campo agricolo, è regolato dagli articoli 1571 e 1651 del codice
civile. In particolare “la locazione ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva, mobile o immobile”.
Un’altra possibilità che puoi valutare, se vuoi sfruttare al meglio il tuo business agricolo, è quella di “spingerti oltre”.
Stiamo parlando di non cedere il terreno incolto ma di mettere in moto la macchina
organizzativa e avviare la piantagione. Solo allora potrai, eventualmente, cederla in gestione.
Questa possibilità ti permette di poter guadagnare senza alcuna fatica:
- sarai complice del buon rendimento finale;
- non dovrai occuparti quotidianamente del tuo terreno agricolo.
Ancora una volta, per capire le modalità di gestione, torniamo a quanto prevedono gli articoli del codice civile precedentemente indicati. La normativa chiarisce che “l’affittuario deve curarne la gestione in conformità della destinazione economica della cosa e dell’interesse della produzione”.
Dando in locazione il campo agricolo dopo la piantumazione avrai la garanzia che l’affittuario se ne prenda cura.
Fissa un prezzo proporzionato e, nella definizione della stima, ricorda che all’affittuario “spettano i frutti e le altre utilità della cosa”.

Cosa coltivare nel tuo campo agricolo?
Se accetti la sfida che ti abbiamo lanciato allora devi iniziare a valutare “cosa” produrre. Alcune colture impoveriscono il terreno, altre lo caricano eccessivamente di residui organici. Nel lungo periodo potresti rischiare di avere un campo inutilizzabile per l’agricoltura. L’unica soluzione sarebbe quella di venderlo o di utilizzarlo come terreno agricolo edificabile. Così gestito il tuo investimento, però, non sarebbe per nulla vantaggioso.
Orientarti verso un business agricolo da realizzare con una coltura perenne, invece, ti permette di pianificare una strategia di lungo periodo. Il tuo terreno agricolo può trasformarsi in un’eredità da cedere alle future generazioni.
Concordata la strategia globale devi affidarti a un esperto del settore. Solo così potrai capire se quella coltura può realmente crescere rigogliosa nel tuo terreno. Tra i fattori da prendere in considerazione devi includere:
- collocazione geografica;
- caratteristiche chimico – fisiche del terreno;
- condizioni climatiche generali e picchi di temperatura nelle diverse stagioni;
- approvvigionamento d’acqua.
Un occhio attento avrà già notato che alcune di queste variabili influenzano sensibilmente i costi di gestione.
La quantità d’acqua o la necessità di macchinari costosi per la pacciamatura o la raccolta sono solo alcuni esempi.

Vendita del prodotto finale? Occupati solo del tuo terreno
Concluso l’acquisto del terreno rustico prima di confermare la coltura più adatta devi considerare il mercato al quale vendere il prodotto finale. Se poi la tua produzione, dopo la raccolta, rimane invenduta nei magazzini avrai solo perso i tuoi soldi. Non lasciarti guidare dall’istinto o dai pareri di amici e parenti. In questo caso è consigliabile affidarti a una società di consulenza che sappia guidarti sulle opportunità.
Vuoi coltivare nei terreni agricoli prodotti di nicchia o colture molto diffuse?
Per rispondere a questa domanda, se non vuoi affittare il terreno ma diventare un coltivatore diretto, devi valutare:
- il budget che hai a disposizione;
- le risorse umane che puoi investire nel progetto.
Una coltura da orto, ad esempio, può avere interessanti sbocchi. Non parliamo soltanto del mercato ortofrutticolo locale o delle attività di ristorazione limitrofe. Se ben pianificato puoi lanciarti in un business internazionale. La cucina “Made in Italy” è apprezzata in tutto il mondo. Prima di lasciarti affascinare dall’idea, però, ti ricordiamo che questo ti porta a creare una struttura organizzativa molto complessa.
Altre colture, come ad esempio il bambù, sono più semplici da gestire.
Una piantagione innovativa, che si adatta perfettamente al clima mediterraneo e che, dopo la raccolta, viene affidata a un Consorzio. Sarà quest’ultimo a curare tutta la fase della commercializzazione. Con questa opportunità sfruttare un terreno
agricolo per guadagnare sarà veramente facile e poco impegnativo. Entrando nel circuito il tuo prodotto produrrà rendita subito dopo essere stato tagliato e disposto nei container.

Vieni a trovarci da Sicilia Bambù o contattaci per un consulto.
Saremo ben lieti di illustrarti come sfruttare un terreno agricolo e poterti arricchire con poca fatica. Un investimento che può essere avviato da chiunque accetti la sfida di una coltura innovativa.
Diventare un imprenditore agricolo professionale. Con la nostra guida tutto questo è possibile.