Ecofibra di bambù: i tessuti di nuova generazione
Ecofibra di bambù: una soluzione che può trasformarsi in moda
Se pensi di conoscere tutti i tessuti presenti sul mercato allora avrai certamente sentito parlare dell’ecofibra di bambù.
Questo tessuto, realizzato partendo da un prodotto vegetale, può trasformarsi in una materia prima elegante ed ecosostenibile.
C’è chi storce il naso pensando a questa soluzione pensando che il bambù serva solo per realizzare quei piatti golosi. Un pregiudizio che nel XXI secolo non dovrebbe più esistere.
Ti invito a proseguire nella lettura per conoscere meglio le caratteristiche e le applicazioni di questa coltura.
Tessuti naturali: dalla tradizione all’innovazione
Tutti noi abbiamo nel guardaroba almeno un indumento di cotone. Questo materiale, che viene prodotto da una pianta, è altamente consigliato per i neonati.
Uscendo dal ventre materno, infatti, è necessario accogliere il bambino in un tessuto ipoallergenico e naturale. Ma questa stoffa non è l’unica ad avere tutti questi vantaggi.
La società, nonostante cerchi di puntare verso soluzioni originali e innovative, spesso rimane ancorata alla “tradizione”. Un presupposto che si trasforma in paradosso se lo valutiamo nell’ambito della “moda dell’abbigliamento”.
Con questa espressione, infatti, indichiamo quella “tendenza variabile nel tempo che impone, come regola, la diversificazione di tessuti e colori”.
A differenza dello “stile”, che rimane costante anche in un lungo arco di tempo, la moda è convenzionalmente “volubile”.
Nelle collezioni femminili gli stilisti giocano sul volume e lunghezza della gonna, sulle trasparenze o scollature. In quelle maschili si punta sul taglio dei pantaloni, sul colletto di camicie e T-shirt, sulle fantasie.
Eppure difficilmente in passerella si nota la stessa voglia di diversificare collegata non al modello bensì alle materie prime.
Cotone, seta, lino o tessuti sintetici sono i veri padroni delle sfilate. Sotto i riflettori, purtroppo, solo di rado passano tessuti innovativi come, ad esempio, l’ecofibra di bambù.

Abbigliamento vegano: il tessuto di bambù
La stoffa di bambù è particolarmente apprezzata da chi segue lo stile di vita vegano.
Questa scuola di pensiero, infatti, impone il rispetto della natura e di tutte le creature.
Il rifiuto di sfruttare animali o i loro derivati non si limita al cibo.
Vengono analizzati con cura anche oggetti, complementi d’arredo, accessori e indumenti.
Non si tratta soltanto di evitare la pelle o la pelliccia degli animali ma anche la lana e le piume d’oca. Secondo la stessa logica viene schivata anche la seta.
L’alternativa plausibile resta quella del materiale sintetico, come ad esempio il pile. Questa fibra, derivata di materie plastiche e petrolio, però, non è certamente da considerare tra i “tessuti ecosostenibili”.
In questo lungo elenco di stoffe “buone” e “cattive” il bambù può entrare con fierezza nella prima categoria. Questo tessuto non ha solo il vantaggio di derivare da una piantagione di bambù e, dunque, completamente di origine vegetale.
Si tratta anche di una coltura ecosostenibile perché migliora la qualità dell’ambiente circostante.
Stoffa di bambù: le applicazioni pratiche
Quando si parla di ecofibra bisogna stare attenti a non limitare il campo di azione.
Dal bambù non nascono solo vestiti ma anche accessori per la casa e la cucina. Tende, tovaglie, lenzuola, coperte e copriletti che si affiancano a borse di stoffa, cappelli e foulard.
E il mercato, in continua crescita, non esclude le applicazioni per divani, pavimenti in bamboo e scarpe.
Tra le principali caratteristiche della fibra di bambù si ricorda:
- La possibilità di riprodurre colorazioni vivaci e una grande varietà di sfumature. Questo consente allo stilista che usa il bamboo di non avere alcuna limitazione creativa.
- La consistenza leggera e piacevole al tatto. Non bisogna pensare che il risultato sia simile a quello percepito sfiorando il lino grezzo o la juta. Sulla stoffa prodotta con la canna di bambù la mano scorre fluida.
- La sensazione di essere avvolta dall’intera natura. In quanto derivata da tessuto vegetale questa fibra è ecocompatibile, biodegradabile e atossica. Una piantagione di bambù riesce a crescere spontaneamente senza il supporto di pesticidi o fertilizzanti. Ne deriva un fusto di bambù puro e incontaminato che, trasformato in stoffa, è consigliato anche per i bambini.

Conclusioni ambientali
Una canna di bambù assorbe una grande quantità di anidride carbonica e reimmette nell’aria ossigeno. Una caratteristica tipica di ogni vegetale ma che, nelle specie di bambù, è particolarmente accentuata. Un campo di bambù, in sintesi, regala benefici maggiori di quelli offerti da una foresta di alberi.
Un’altra caratteristica è quella legata ai rizomi di bambù. Le radici di questa pianta, infatti, hanno delle proprietà fitodepurative.
I corsi d’acqua e dighe artificiali possono essere “filtrate” dalle sostanze organiche pesanti e diventare più pure.
Acquistare o produrre tessuto di bambù non è una scelta legata esclusivamente a un fattore di moda.
Si tratta, piuttosto, di una coscienza ecologica.
Questo non vuol dire che l’estetica deve essere completamente trascurata a vantaggio dell’ecosistema.
L’ecofibra di bambù risponde perfettamente allo stile “fusion” e amalgama due esigenze che sono solo in apparenza inconciliabili.
Il tessuto di bambù è facilmente colorabile e si presta alla creazione di abiti per alta moda e prêt-à-porter.
Siamo certi che anche tu, adesso, avrai concluso che dal bambù si ricava un tessuto innovativo con enormi potenzialità imprenditoriali.
Una caratteristica che noi di Sicilia Bambù non dimentichiamo di sottolineare a chi viene a trovarci.
Abbiamo scelto di supportare chi sceglie di investire in un terreno agricolo e lanciarsi in un business innovativo ma redditizio.
L’ecofibra di bambù non è un’ipotesi irrealizzabile ma una realtà da poter illustrare con dati statistici e risultati di studi scientifici.