Fitodepurazione acque con il bambù: la pianta che aiuta l’ambiente
Fitodepurazione acque: un processo biologico millenario
La fitodepurazione acque è un processo di bonifica di ambienti umidi. Sono state sollevate tante proposte
per mettere in atto questo processo biologico e sperimentati numerosi macchinari.
Dopo tanti avanzamenti tecnologici, però, la società ha capito di dover fare “un passo indietro”.
Per poter individuare un processo efficace è necessario soffermarsi ad osservare quanto di più perfetto sia mai stato creato.
Stiamo parlando della natura.
I ricercatori, infatti, hanno capito che alcune piante, come ad esempio il bambù, possono garantire ottimi
risultati.
Continuando a leggere ti spiegheremo:
Cosa è la fitodepurazione?
Le zone umide o gli ambienti acquatici hanno bisogno, per rimanere vitali, di un processo di rigenerazione
dell’habitat.
La natura si adopera attraverso un processo che, proprio come indica il significato etimologico, ha come fulcro di azione la pianta.
La “phyto”, che in greco vuol dire “pianta”, mette in atto un circuito depurativo che interferisce con la flora batterica.
È importante sottolineare, però, che questo sistema è valido soltanto per le acque grigie e reflue. La natura,
infatti, non è “programmata” per smaltire le sostanze tossiche o i rifiuti chimici.
A questo, infatti, dovranno pensare le aziende e le fabbriche cercando di non disperdere nell’ambiente i componenti tossici.
Il sistema di fitodepurazione risale a tempi molto antichi.
Gli antichi romani, ad esempio, avevano creato un sistema di smaltimento di acque reflue molto ingegnoso.
Gli scarichi fognari, che venivano raccolti nel centro abitato, finivano direttamente nelle paludi Pontine. Era la natura che, in seguito, si occupava della rigenerazione.
Dalle aree naturali l’uomo è passato a quelle artificiali.
In Germania, ad esempio, sono ancora presenti diversi sistemi sommersi per il trattamento delle acque. L’idea di utilizzare il bambù in Europa, ovviamente, è un’idea relativamente “moderna”. Questa coltura, infatti, cresce spontanea solo in alcune zone dell’America e dell’Oriente.

Perché i bambù sono consigliati come piante per fitodepurazione
Utilizzare le piante al posto di procedimenti chimici permette di poter mantenere le acque pulite senza
dover creare ulteriori scorie.
Una soluzione ecologica ed ecocompatibile che non bisogna sottovalutare. Le piante, oltre a “pulire” l’acqua, infatti procedono alla produzione di ossigeno e smaltimento dell’anidride carbonica.
Un altro fattore che dovrebbe spingere gli imprenditori e le istituzioni ad avere una coscienza ecologica.
Esistono molte specie vegetali che possono essere utilizzate per un impianto di depurazione ma il bambù si
presta bene a questo utilizzo.
I vantaggi sono legati principalmente alla capacità della pianta di adattarsi a terreni aridi o sbalzi di temperatura. Poca acqua ma anche poca richiesta di manutenzione o gestione.
Il vero valore aggiunto di questa pianta, però, si trova proprio in ciò che non puoi vedere. Una piantagione di
bambù nel sottosuolo ha un denso apparato radicale. Questo consente, al passaggio dell’acqua, una maggiore resa depurativa. Un vantaggio ecologico che si traduce in un profitto aziendale.
Conclusioni
Con questo ulteriore approfondimento potresti avere accresciuto la tua conoscenza sulle potenzialità del bambù.
La fitodepurazione acque a base di piante di bambù ti mostra quali altri settori di sviluppo potrebbe avere una piantagione di bambù. Lanciarti in un business agricolo in Sicilia non vuol dire segregarsi nell’ambito alimentare.
Il bamboo è una pianta versatile che può essere sfruttata per l’edilizia, l’artigianato e persino per la fitodepurazione.
I rizomi di bambù crescono spontaneamente nell’ambiente. Si rigenerano e si moltiplicano nel sottosuolo.
Questo naturale evoluzione ti deve far riflettere al duplice utilizzo di una piantagione di bambù.
Non è possibile arrestare la crescita delle piante di bambù quando le usi per la fitodepurazione delle acque
reflue.
La soluzione, dunque, è quella di “sfruttare” doppiamente le piante.
Dopo la crescita, infatti, potrai tagliare le canne più rigogliose per cedere il posto ai germogli di bambù. Il materiale vegetale, dopo averti garantito un servizio produttivo e depurativo, potrà essere venduto e generare ulteriore profitto.
Questa potrebbe essere una delle tante alternative che noi di Sicilia Bambù possiamo aiutarti a sviluppare.
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