Il bambù ha conquistato la moda del lusso
Gucci e Armani, ad esempio, hanno scelto di ispirarsi alla versatilità di questa straordinaria pianta per innovare i propri brand.
Vi avevamo già parlato sul nostro blog delle proprietà della fibra di bambù ma il suo utilizzo nella moda del lusso non è di certo recente.
La borsa Jackie O è indubbiamente uno degli accessori più iconici del marchio Gucci, entrata nella storia della maison dopo essere diventata l’accessorio preferito di Jacqueline Onassis, ex moglie del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy.
Creata per la prima volta nel 1947, la Bamboo originale era una borsa strutturata, in pelle di cinghiale con il manico in bambù – proveniente dal Giappone – che veniva scaldato e curvato a semicerchio. Ancora oggi viene realizzata curando ogni dettaglio, con le stesse metodologie di allora, e richiede 13 ore di lavoro artigianale.

E non finisce qui. Per l’alta moda francese, Giorgio Armani ha parlato “della forza e della delicatezza del bambù, pianta simbolo di una donna forte e insieme delicata”. Lo stilista ha infatti proposto, durante una sua passerella, abiti in cui il bambù è diventato un vero e proprio ricamo, ma anche il dettaglio di tacchi e gioielli.
Armani, inoltre, utilizza il bambù per arredare i propri saloni o i propri bar e ristoranti, rendendolo di fatto un elemento distintivo del proprio design.
La diffusione del bambù nel settore del lusso ha avuto quindi un riscontro positivo per le (ancora) poche società agricole che realizzano foreste di bambù gigante per la produzione e commercializzazione di due prodotti primari: i germogli e le canne il cui legno resistente e pregiato consente più di 1500 applicazioni industriali.
Il bambù è sempre più richiesto dal mercato, ma purtroppo non esiste ancora una grossa disponibilità sul territorio italiano
Per questo investire oggi in bambù significa posizionarsi su una nicchia di mercato dall’alto ritorno economico. Investire nella Green Economy favorisce sia l’occupazione sia la crescita economica del paese in quanto si investe in competitività.