Il labirinto di bambù più grande al mondo si trova in Italia
Labirinto di bambù: la pianta da mangiare si trasforma in ornamentale
Se hai seguito i nostri approfondimenti settimanali sai bene che il bambù non è soltanto una pianta buona da mangiare. Alle sue proprietà nutritive ed energetiche si associano altre peculiarità che hanno fatto guadagnare alla vegetazione l’appellativo di “oro verde”.
Creare una coltivazione di bambù si prospetta come un investimento redditizio soprattutto per la diversificazione dei settori commerciali da aggredire. Cibo, edilizia, cosmesi, moda e design. E non si tratta soltanto di oggettistica o abbigliamento, stiamo parlando di vere e proprie creazioni ornamentali per esterni. Continuando a leggere ti racconteremo la relazione tra un uomo, che potremmo definire un “genio creativo” e il bambù. Scoprirai alcune curiosità del giardino creato a Parma e perché è considerato “unico” nel suo genere. In particolare ti spiegheremo:
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Chi ha ideato il labirinto di bambù?
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Quali e quante varietà di bamboo puoi trovare a Parma?
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Labirinto: un percorso che risale all’antica Grecia
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Conclusioni curiose sul bambù
Chi ha ideato il labirinto di bambù?
Nella provincia di Parma esiste un giardino con una piantumazione realizzata seguendo un percorso obbligatorio e ben definito. Un dedalo di vegetazione che si trasforma in un’oasi che genera ossigeno per tutta l’area circostante.
L’idea di creare un labirinto ecologico, creato soltanto da piante di bambù, risale a vent’anni fa. È grazie alla determinazione e all’estro di Franco Maria Ricci che, adesso, il pittoresco borgo di Fontanellato può fregiarsi di questa opera d’arte. Non solo benefico ma anche splendido da guardare e da visitare. Un sogno che, per il collezionista e designer, si è trasformato in realtà.
Quali e quante varietà di bamboo puoi trovare a Parma?
Nel borgo antico della provincia parmense sono state portate migliaia di piante appartenenti a diverse varietà di bambù. Tipologie scelte sulla base della crescita del germoglio di bambù e della conformazione morfologica della pianta adulta.
Per la sua vasta estensione il “Masone” è stato riconosciuto come il labirinto di bambù più grande al mondo. Un giardino assolutamente non convenzionale dal quale è impossibile non lasciarsi incantare. Solo per dare l’idea dell’estensione e delle peculiarità di questo polmone verde basta citare qualche cifra.
- L’estensione. Il labirinto di bambù si estende per circa 3 chilometri ed è stato realizzato seguendo una logica non convenzionale. I bivi e le biforcazioni presenti a Parma, infatti, non fanno parte della struttura tradizionale identificata con il labirinto classico.
- Le piante. Per realizzare questo labirinto sono state piantumate duecentomila piante di bambù. Non si tratta di una scelta semplice da gestire. Per mantenere percorribile questi viali di bambù è necessaria una manutenzione sempre costante. Il bambù, infatti, è noto per avere una crescita rapida e capillare. I giardinieri, dunque, devono stare attenti a eliminare quei rizomi o germogli di bambù che andranno a crescere nell’area calpestabile. Il rischio, infatti, sarebbe quello di trovare un “muro di vegetazione” che blocca uno dei percorsi o rende difficoltoso il passaggio. Un’esperienza che certamente non renderebbe gradevole la passeggiata.
- La varietà. Per rendere questo giardino ancora più affascinante l’ideatore ha pensato di far arrivare ben 20 diverse specie di bambù. Questa caratteristica rende il percorso variegato e non solo per le incognite legate alla strada da imboccare. Le “pareti verdi” che accompagnano i viaggiatori, infatti, non sono tutte uguali. Dall’ingresso e fino alla costruzione religiosa che si trova al centro del labirinto del Masone si possono trovare bambù con differente morfologia. Dagli arbusti resistenti ai cespugli folti. Quello che ne deriva è un affascinante viaggio nel mondo della famiglia delle bambuseae.

Labirinto: un percorso che risale all’antica Grecia
Il labirinto non è un percorso nato nell’età moderna ma, addirittura, ha origini molto antiche. Noto nelle storie narrate nella letteratura e poesia epica greca, i labirinti erano santuari o dimore di figure mitologiche. I principali sono:
- il labirinto di Cnosso a Creta;
- il labirinto di Lemno in Grecia;
- il labirinto di Meride in Egitto;
- il labirinto di Porsenna in Italia.
Percorsi che erano caratterizzati da biforcazioni che potevano nascondere anche pericoli mortali. La necessità di renderli eterni e costantemente attivi aveva portato i costruttori a realizzare questi percorsi in muratura. Differente, invece, il caso dei labirinti “vegetali”, come ad esempio quello di bambù realizzato a Fontanellato. Questi sono nati principalmente per scopi ornamentali.
Sono stati realizzati numerosi film nei quali sono stati utilizzati i labirinti per dare maggiore pathos alla storia. Non solo conformazioni classiche e percorsi statici ma anche dinamici e “viventi”. Interessante, ad esempio, quello utilizzato nel film fantastico di “Harry Potter e il calice di fuoco”.
Conclusioni curiose sul bambù
Il bambù è una pianta che nasce spontanea in Asia, America e Australia. Nonostante l’Europa non abbia costituito il suo “grembo originario”, questa coltivazione riesce a crescere in modo rigoglioso. La macchia mediterranea, infatti, riesce a riprodurre un ecosistema ben accetto dalla famiglia della Bambuseae.
Merito del suo clima caldo – umido e delle sue temperature che non scendono sotto i 10 gradi.