Cosa e come scegliere per investire in agricoltura?
Investire in agricoltura e lanciarsi nel business agricolo è la proposta che gli economisti stanno diffondendo come un’idea vincente.
Un terreno agricolo può trasformarsi in “oro verde” da commercializzare perché:
- la popolazione mondiale è in continua crescita;
- c’è molta più attenzione alla qualità del cibo ingerito;
- si cerca di creare delle attività che possano rispettare l’ambiente.
Soluzioni molto interessanti che devono essere seguite da un’attenta valutazione della tipologia di coltivazione da piantumare.
Non devi scegliere la piantagione seguendo “la moda” del momento o quella che sentimentalmente ti piace di più. Devi considerare la tipologia di terreno, il clima e l’impegno che puoi dedicare alla coltura.

Le opportunità di chi sceglie di investire in agricoltura
Esistono due grandi tipologie di piante adatte alla coltivazione:
- le piante che impoveriscono il terreno;
- le piante che nutrono il terreno.
Nella prima categoria rientrano soprattutto quelle colture le cui radici assorbono tutti i nutrimenti del terreno. Il compito di un imprenditore agricolo, in questo caso, è quello di evitare le coltivazioni intensive e di farle ruotare di anno in anno. Bisogna fare attenzione non solo alla periodicità ma anche alla famiglia di vegetali scelti. Chi sceglie di piantare colture che, come ad esempio il cavolfiore, si nutrono di azoto non è un problema. L’anno successivo, però, il contadino deve “compensare” con una piantagione capaci di lasciare nel terreno un residuo di azoto. Questo è quello che avviene, ad esempio, quando si coltivano le piante leguminose.

Cicli colturali. Quanto è faticoso produrre l’oro verde?
Sei sicuro di volerti addentrare in questo business e avviare un’azienda agricola che ti obbliga a diversificare ogni anno le tue strategie? Noi siamo sicuri di no. Questa prassi può essere vantaggiosa per chi ha sempre vissuto e lavorato con le colture agricole. Se, invece, non hai alle spalle generazioni di coltivatori agricoli noi ti invitiamo a cambiare tipologia di vegetali da produrre.
I cicli colturali, inoltre, possono risultare faticosi per chi sceglie di produrre piante da orto per la grande distribuzione. Seguire la fertilità del suolo è particolarmente faticoso e necessita un continuo adattamento. Bisogna valutare:
- il mercato di riferimento;
- l’individuazione delle materie prime;
- la variazione della tecnica di coltivazione e di irrigazione.
Seguendo questo schema ti trovi obbligato ad avere un esperto di coltivazioni sempre accanto a te. Può esserci un’altra soluzione che puoi valutare se non desideri lasciarti condizionare dalla rotazione colturale. Stiamo parlando di individuare delle colture a lungo periodo. Piantagioni anticrisi che ti permettono di abbattere i costi di gestione e di mantenere intatta la tua struttura.

Cosa sono le piante perenni?
Sono definite “perenni” tutte quelle colture che superano il tradizionale ciclo di vita di 1 o 2 anni. Noi di Sicilia Bambù vogliamo aiutarti a fare chiarezza su questo principio botanico. Non si tratta soltanto degli alberi millenari da alto fusto come, ad esempio, la sequoia. Stiamo parlando di quelle piante che vivono perennemente ma il cui fusto si rigenera annualmente.
Si tratta di:
- piante fiorite perenni da giardino;
- piante da orto, piante aromatiche e, in generale, quelle da utilizzare in cucina;
- piante per materiali edili.
Tra queste indichiamo, solo per citarne alcune, ciclamino, ortensia, bamboo, asparagi, rosmarino, carciofi, menta, rabarbaro e aglio.
Perché coltivare bambù gigante?
Ti sarai certamente reso conto che il bambù è l’unico vegetale incluso nell’elenco precedente che sfrutta tutti i vantaggi. Questa coltura è originaria di altri continenti ma si adatta perfettamente al clima mediterraneo e siciliano. Investire in bambù ti consente di poter avere una piantagione semplice da ma molto redditizia. Indichiamo a seguire alcune caratteristiche.
- Il bambù è una pianta perenne e, dunque, non impoverisce il terreno nel quale è stata piantumata. I suoi rizomi, addirittura, proliferano senza particolare fatica per l’imprenditore agricolo.
- Puoi beneficiare della continua rigenerazione del campo di bambù. La crescita rigogliosa permette di poter tagliare i fusti pronti per la vendita. Nel frattempo ne vedrai altri in fase di crescita o appena usciti dal terreno. Dovrai aspettare dai 2 ai 4 anni, a seconda della specie di bambù che hai deciso di coltivare. Trascorsa questa prima fase potrai iniziare a guadagnare e reinvestire nel tuo terreno agricolo.
- Esiste una rete gestionale molto organizzata ed efficiente. A differenza delle piante da orto o piante fiorite se decidi di investire in agricoltura non dovrai occuparti tu della vendita al cliente. Il consorzio bambù onlymoso si occuperà al posto tuo del ritiro e della filiera commerciale.