Piantagione di bambù: l’innovazione sostituisce la tradizione
La piantagione di bambù rappresenta il futuro dell’imprenditoria agricola?
Hai mai sentito parlare di piantagione di bambù? Forse, chiudendo gli occhi, la tua mente sta già viaggiando dentro i paesaggi orientali dei fumetti manga. Magari stai pensando a un panda che mangia foglie di bambù. Può capitare, piuttosto, che ti senti immerso in un campo di bambù gigante a guardare, dal basso, quegli alti fusti. Chissà se, invece, senti già nelle narici il profumo di una zuppa di germogli di bambù.
Tutte immagini plausibili e verosimili. Io, però, sono convinto che in pochi avranno geograficamente piazzato la propria immaginazione dentro il territorio italiano.
Eh, sì. Il bambù è una coltivazione che nel nostro Paese ancora ha difficoltà ad attecchirsi. La tradizione mediterranea, infatti, colloca nelle nostre Regioni coltivazioni molto differenti. Olivi, viti, cereali sono i più noti. Ma nell’era della globalizzazione ha ancora senso parlare di “tradizione a tutti i costi”? Non sarebbe meglio, invece, proporre innovazioni agricole eco compatibili? Aprire un dialogo, magari anche lasciando qualche commento qui sotto, è il modo migliore per poter chiarire i dubbi, abbattere i pregiudizi e contrastare i falsi miti.
Continuando a leggere ti porterò verso alcune riflessioni sulle quali mi piacerebbe che tu ti soffermassi:
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Coltivare il Bamboo e promuovere la biodiversità
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Germogli di bambù: perché puntare sulla diversificazione
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Conclusioni
Coltivare il Bamboo e promuovere la biodiversità
C’è chi sostiene che la tradizione agricola sia da sostenere “ad ogni costo”. Io non condivido questa affermazione e ti spiegherò il perché prendendo ad esempio il bambù.
La globalizzazione e l’apertura dei mercati ha spinto i consumatori a scegliere il prodotto al miglior rapporto qualità – prezzo. Costo del lavoro, pressione fiscale e dazi doganali sono elementi che non possono più essere ignorati. Questo non deve comportare automaticamente l’abbandono dei prodotti di nicchia o che fanno parte dell’eccellenza italiana. Io, piuttosto, mi voglio interfacciare con quegli agricoltori di ultima generazione. Per chi vuole avviare un business agricolo cosa deve scegliere? Io invito ad effettuare preventivamente un’attenta analisi di mercato e valutare la forza dei competitor. Ha senso creare l’ennesima piantagione di ulivi in un campo circondato da aziende similari? Io penso di no. Meglio, piuttosto, puntare sulla diversificazione e l’esclusiva.
Germogli di bambù: perché puntare sulla diversificazione
Il bambù è una coltivazione innovativa spendibile in numerose applicazioni. C’è chi sostiene che sradicare ulivi da un campo per coltivare bambù in Italia sia “una follia”. Quasi come dare “un colpo di spugna” alla tradizione nazionale. Ciascun imprenditore, però, non deve lasciarsi intenerire dai ricordi ma deve pensare al proprio fatturato e ai costi di gestione.
In altri approfondimenti ho già messo in evidenza come coltivare una piantagione di bambù.
Posso indicarti, in questo contesto, i vantaggi principali legati a:
- Fattori produttivi. I germogli di bambù, dopo essere stati piantumati, necessitano di poca manutenzione. I fusti, soprattutto quelli di bambù gigante onlymoso, crescono rigogliosi e necessitano di poca acqua. I suoi rizomi proliferano e rigenerano il terreno. Ne deriva un circolo virtuoso nel quale, i fusti di bambù tagliati sono già sostituiti da quelli nuovi. Pensa a quello che potresti ottenere, come reddito, se scegliessi di creare bambù da trasformare in combustibile.
- Reti di distribuzione. Il Consorzio Onlymoso provvede al prelievo delle canne di bambù e alla sua commercializzazione. Non dovrai andare alla ricerca del piccolo ristoratore locale o della grande catena alimentare. Non dovrai presentare i tuoi cataloghi e brochure ad aziende del settore edile. Non dovrai convincere il piccolo artigiano a lanciare una linea di prodotti realizzati in bambù. Quello che dovrai fare è, soltanto, avviare la tua piantagione di bambù e prendertene cura.

Conclusioni
Il bambù viene coltivato e utilizzato da secoli. In natura, in 4 diversi continenti, queste piante crescono spontanee in otre 200 varianti. Il mercato ecocompatibile del bambù, però, è ancora all’inizio. Le potenzialità di sviluppo sono, come avrai certamente intuito, numerose e vantaggiose. È normale, però, che accanto a tale entusiasmo ci sia qualcuno che nutra ancora dei dubbi. Proprio per questo, prima di lanciarsi in questo progetto, suggerisco di contattarmi o venirmi a trovare.