Piantumazione bambù? In Asia si festeggia il “bambù ubriaco”
Piantumazione bambù: un rituale che si trasforma in festa
La piantumazione bambù non viene vissuta ovunque allo stesso modo. In Europa questa coltura è stata assorbita in tempi recenti. L’arrivo di questi alti e rigogliosi fusti è stato dettato da politiche ecologiche e commerciali. Se hai letto i nostri precedenti approfondimenti conosci già le potenzialità legate al business di bambù e le proprietà nutritive. A chi ci sta leggendo ora per la prima volta possiamo solo brevemente sintetizzare alcune delle proprietà di questa coltura. Il bambù è un alimento sano e un materiale resistente ed ecocompatibile.
Coltivare il bambù in Sicilia, così come nel resto dell’Italia, può trasformarsi in un’impresa di successo. Un’idea nella quale lanciarsi se hai voglia di avviare un investimento agricolo.
In altre zone del mondo, però, esiste una tradizione millenaria legata alle piantagioni di bambù. Stiamo parlando soprattutto dell’Asia. In questo antico continente la coltura ha acquistato un’importanza tale da avere dedicata un’intera festività.
Continuando a leggere ti racconterò:
Chikusui-jitsu: le origini della festa del Bambù ubriaco
Gli agricoltori e gli agronomi invitano a rispettare le piante e il loro ciclo di vita. Innaffiarle quando c’è fresco per evitare di danneggiare le radici e procedere con ordine in caso di potatura. La piantagione che vi stiamo illustrando non differisce dalle altre. Non importa che tu abbia scelto di coltivare il bambù in Sicilia o all’estero: la botanica ha delle regole universali.
Tra queste rientra anche il periodo adatto per la piantumazione e messa in dimora di nuovi germogli di bambù.
In Asia questa procedura avviene, convenzionalmente, alla fine di giugno e, in particolare, il 23. La pianta, in quel periodo, è in riposo e non avverte come trauma il trasferimento dal vaso al nuovo terreno.
La scelta di indicare questa operazione come “la festa del bambù ubriaco” deriva proprio dallo stato di torpore vegetale. Chi ha bevuto molto alcool vive avverte uno stato mentale confusionale. Questo “stordimento”, vissuto anche dalla pianta a riposo, facilita le operazioni di piantumazione bambù.
Tra le usanze seguite durante la festa c’è anche quella di bere del sakè di bambù. Una bevanda che, in Giappone, viene chiamata Hachiku-zake e viene considerata un elisir di lunga vita.

Rizomi e fusti: le fasi della messa a dimora del bambù
Le capacità di resistenza alle variazioni climatiche del bambù rende questa coltura sostenibile in quasi tutti i continenti. Questa caratteristica, però, non deve trarre in inganno. L’imprenditore agricolo, per prendersi cura del suo campo di bambù, deve prendere in considerazione il proprio ecosistema. Un clima come quello del Giappone impone a giugno la messa in dimora. In Italia, il clima mediterraneo, suggerisce di spostare questa procedura tra ottobre e maggio. Il caldo estivo, infatti, farebbe essiccare i piccoli germogli e renderebbe difficoltosa la proliferazione dei rizomi.
Nelle prime fasi di messa in dimora del bambù, infatti, è consigliabile abbondare un po’ con l’irrigazione. In Sicilia, tra giugno e settembre, si potrebbero raggiungere anche picchi di 40 gradi e clima arido. Un ecosistema sostenibile da una canna di bambù gigante ma certamente non da piccole piantine. La piantumazione, del resto, è sempre un “trauma” da dover gestire.
Nel primo anno di vita è consigliabile irrigare il campo di bambù con circa 15 – 20 litri d’acqua ogni 2 settimane. Trascorso questo periodo sarà necessario integrare con acqua solo nei periodi di lunga siccità. Questa caratteristica, insieme alla resistenza alle basse temperature, rende il bambù Onlymoso una coltura ideale per la Sicilia.
Conclusioni commerciali
Per chi non ha una lunga esperienza di azienda agricola ma vuole ugualmente lanciarsi in un business ecosostenibile io consiglio il bambù. Queste piantagioni richiedono poca cura e semplici passaggi alla fase di avvio.
Tra i vantaggi imprenditoriali legati a questa coltura perenne posso segnalarti:
- La presenza di canali per la commercializzazione. Grazie al Consorzio Onlymoso la fase della vendita sarà molto sbrigativa. In sintesi, dopo aver creato il campo di bambù bisognerà attendere la crescita e poi vendere i germogli o i fusti.
- L’autorigenerazione delle piante attraverso la proliferazione dei rizomi. Dopo la prima piantumazione saranno le stesse radici delle prime canne di bambù a riprodursi.