Coltivazioni di bambù: i benefici per l’ambiente
Bambù oro verde e coltura ecocompatibile. Termini che avete già visto non solo nelle nostre pagine ma anche negli approfondimenti scientifici di agronomi, imprenditori e associazioni.
Ma cosa vuol dire con esattezza? Quali sono i benefici che offrono all’ambiente le coltivazioni di bambù?
Continuando a leggere scoprirai come, lanciandoti nel business del bambù gigante, diventerai anche un sostenitore dell’ambiente.
Creare nuove piantagioni di bambù: un dovere civico
Esistono già esempi virtuosi di chi ha scelto di creare piantagioni di bambù per migliorare la qualità del proprio ecosistema. Il business del bambù non deve essere necessariamente un’occupazione a tempo pieno ma un’opportunità redditizia che pensa anche alle future generazioni.
Creare posti di lavoro e migliorare l’ambiente: quale abbinamento può superare questo binomio?
Tra le tante varietà di bambù noi vi suggeriamo quello della tipologia onlymoso. Le canne di bambù gigante, crescono rigogliose anche con poca cura e scarse risorse idriche.
Creare una cooperativa o un’impresa agricola con più soci permette di poter avere un guadagno extra e contribuire a ridurre l’inquinamento ambientale.
Per produrre il bambù onlymoso, del resto, non serve essere agricoltori esperti. La gestione della piantagione richiede poco impegno e la domanda di mercato delle piante di bambù è in costante crescita.

Foglie di bambù proprietà che generano “zone verdi”
L’inquinamento atmosferico, con i suoi solfati, nitrati e carbone, danneggia la salute di ogni individuo. Un danno che si avverte soprattutto in quei soggetti ritenuti più deboli: bambini, anziani e donne incinte.
Studi scientifici dimostrano che una piantagione di bambù contribuisce a ridurre l’inquinamento globale e creare una “zona verde”. Essa è un luogo nel quale l’aria non è contaminata o, quantomeno, ha una bassa percentuale di agenti nocivi.
Un antico proverbio sostiene che “prevenire è meglio che curare”. Ascoltare gli insegnamenti degli antenati, in questo contesto, non deve essere considerata una prassi antiquata ma un importante suggerimento. Coltivare il bambù in Sicilia, infatti, ha un doppio vantaggio: fare business e prevenire l’inquinamento. Da una planimetria mondiale si nota come l’Italia abbia un tasso di inquinamento di livello “arancione”. La “zona rossa”, però, dista solo qualche centinaio di chilometri e si trova già nel Nord Africa. Purificare l’aria prima che la situazione dell’isola diventi critica è una strategia da prendere in seria considerazione.

Inquinamento ambientale: tutti i vantaggi dell’oro verde
Sono attribuite al bambù caratteristiche variegate che non possono essere ridotte al semplice antidoto per l’inquinamento atmosferico. I vantaggi di queste colture si notano già nella fase della produzione.
- Dalla piantumazione dei rizomi bambù gigante fino alle canne lunghe qualche metro non serve nessuna aggiunta di pesticidi o erbicidi.
- Ogni coltivazione di bambù gigante si rigenera autonomamente. Dopo aver disposto le prime piante non servirà inquinare l’aria muovendo trattori o macchine agricole per arare il terreno.
- Raccolte le piante non bisognerà fare altro che procedere con la spedizione. I piccoli germogli di bambù o le canne verranno usate nell’industria gastronomica, manifatturiera o edile.
Le quattro aree di intervento assicurate da un bambuseto
Solo per indicare un elenco sommario, coltivare bambù gigante genera un benefico impatto ambientale su:
- Inquinamento atmosferico. Le foglie di bambù assorbono l’anidride carbonica e trasformano gli agenti nocivi in biomassa. Una piantagione di bambù da un ettaro è capace di assorbire circa 17 tonnellate di carbonio smaltendo azoto e metalli pesanti.
- Inquinamento agricolo. Come già indicato le piante di bambù crescono autonomamente.
- Inquinamento idrico. La capacità delle colture di bambù di elaborare i nitriti consente di mantenere pulite le acque di fiumi e laghi. Un’azione, quella delle acque, garantita anche dalla capacità di evitare le frane e il cedimento a valle dei detriti.
- Inquinamento del suolo. Le radici del bambù creano una fitta ramificazione nel sottosuolo creando un sostegno molto utile per il terreno. Non solo: sono attribuite al bambù capacità importanti di bonifica dei terreni. Così come avviene per l’inquinamento dell’aria, le radici del bambù assorbono le sostanze nocive dal suolo e lo trasformano in ossigeno.